Sedotto dal giornalismo, Twitter cerca redattori

A molti sembra un normale allineamento dei processi di comunicazione social, le cui regole passano ovviamente da e per facebook, per altri invece, inguaribili sognatori, la scelta di Twitter segna un primo passo verso la strada che porta alla rivoluzione. 
Fatto sta che Twitter cambia, da aggregatore di notizie potrebbe diventare una media company, sdoganando quei cliché che l'hanno da sempre contraddistinto. La società di San Francisco, infatti, cerca redattori e video producer per gestire le notizie e produrre contenuti.

Sul sito di Twitter sono stati pubblicati tre annunci per un lavoro da redattore in Periscope, la piattaforma per trasmettere video in diretta con lo smartphone. L'inserzione per scovare e pubblicare contenuti è rivolta a persone che, oltre all'inglese, padroneggino almeno altre due lingue. C'è poi una posizione aperta da produttore associato a Londra per trasmettere video online.

Inoltre il social network da alcune settimane ha iniziato a testare un servizio di notifica per informare gli utenti sulle breaking news, usato ad esempio nell'attentato di Berlino. Da tempo, inoltre, la compagnia sta stringendo accordi per trasmettere contenuti premium, tra cui spiccano le partite della Lega nazionale di football degli Usa.

Dunque, alea iacta est. Forse.
Dopo aver rifiutato per anni l'etichetta di 'media company', Twitter sembra imboccare la strada già presa da Facebook, che tempo fa aveva candidamente ammesso, tramite le parole del suo "portavoce per eccellenza" Mark Zuckerberg, che: "Facebook non è una società tecnologica tradizionale ma neanche una media company tradizionale". 

In quello che si preannuncia un cambiamento epocale, soprattutto per i sognatori più lungimiranti (vedi sopra), il nodo cruciale della questione si conferma sempre il solito: autenticità delle fonti e conseguente responsabilità di quanto pubblicato.

Il dubbio resta, se si considerano le affermazioni di Dick Costolo, Ceo di Twitter, che fino al 2012, aveva ribadito a denti stretti e pugno chiuso l'estraneità del Social di fronte alla possibilità di una rivoluzione intestina di stampo giornalistico mediatico.
Ma cinque anni dopo le cose sembrano cambiate 

La società di San Francisco per ora non ha fatto nessuna dichiarazione ufficiale, ma ha solo pubblicato le offerte di lavoro per redattori e video producer (non poco).

Ufficializzata o no, la bella notizia comunque resta e risiede nella possibilità data a molti giovani di scrivere le pagine del proprio futuro insieme a uno dei più grandi Social Network, sempre con un occhio di riguardo alle fonti ovviamente!

Federica Colucci


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