Quali sono i possibili punti di contatto tra il mondo dello sport e la realtà aziendale? E tra il ruolo di allenatore e quello di responsabile di funzione? Da questi ed altri spunti nasce l'incontro “Facciamo spogliatoio! Quando lo sport insegna all'azienda”, che si terrà l’1 dicembre presso la sede della Fondazione CUOA.
Chi nel corso della sua vita ha praticato uno sport di squadra, anche solo a livello giovanile, conosce bene le espressioni “fare spogliatoio”, “gestire lo spogliatoio”, “sentire gli umori dello spogliatoio”. Perché lo spogliatoio è il luogo simbolo della vita del gruppo: ci si concentra prima di una sfida importante, si gioisce tutti assieme dopo una vittoria, si tace o si litiga dopo una sconfitta. Ma soprattutto si costruiscono e si stabiliscono rapporti, simpatie e antipatie, ruoli e responsabilità interne.
Molte di queste dinamiche, possono essere trasferite all'interno di un'azienda: anche lì ci sono luoghi di aggregazione, si vive a stretto contatto, si lavora tutti assieme per la realizzazione di obiettivi comuni. La domanda sorge spontanea: nello nostra azienda esiste lo spogliatoio? E se esiste, è stato costruito e viene gestito per trarne i massimi benefici?
Da questa riflessione nasce “Facciamo spogliatoio! Quando lo sport insegna all'azienda”, incontro organizzato dalla Fondazione CUOA per sabato 1 dicembre dalle ore 10 alle ore 12. Teatro dell'incontro sarà Villa Valmarana Morosini, ad Altavilla Vicentina (Vi), sede della Fondazione CUOA.
L’intervento sarà a cura di Enrica Quaglio, apprezzata consulente e formatrice nell'ambito delle Risorse Umane, con un passato da giocatrice di serie A di basket e rugby.
La partecipazione al convegno è a titolo gratuito. Per qualsiasi informazione supplementare è possibile contattare Nicoletta Zin, dello Staff Executive Education del CUOA, al numero di telefono 0444333862 o via mail all'indirizzo nzin@cuoa.it
