Come prepararsi al mercato del lavoro

Tempo di lettura: 3 minuti e 56 secondi

di Giovanni Piragine, Social Media Manager Junior, studente del Master “Marketing Strategico e Comunicazione Digitale” alla John Cabot University a Roma.

Ho sempre pensato che la cultura lavorativa fosse direttamente proporzionale alla cultura dell’educazione scolastica.

Non è un caso che nel Paese con il più alto tasso di analfabetismo, di base e specialistico, ci sia il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Non è una banalità che con il passare degli anni si manifesti il più basso numero di frequenze durante le lezioni scolastiche nonostante ci sia un aumento smisurato delle tipologie di percorsi formativi a disposizione e di opportunità d’apprendimento.

Se nessuno ce lo insegna, allora come prepararsi al mercato del lavoro oggi?
Ho deciso di scrivere questo articolo dopo la mia partecipazione, da studente dei Master alla John Cabot University e tirocinante in YourCFO Consulting Group, al più grande evento Euro Mediterraneo su Innovazione ed Impresa: Heroes Meet in Maratea 2018. Dall’esperienza vissuta voglio oggi mettere a disposizione di chiunque quelle che sono e, dovrebbero essere, le cinque colonne portanti per approcciare al meglio in un ambiente lavorativo.

  • Regola numero 1: cercare le skills del tuo settore e studiarle autonomamente

Tutte le aziende con cui ho avuto il piacere di parlare sono alla ricerca di competenze e non solo di titoli. Il mercato del lavoro oggi non fa dei titoli di studio una ragione di vita ma cerca una combinazione di soft skills ed hard skills applicabili nel contesto lavorativo.
Dal momento in cui le istituzioni nazionali non sono ancora pronte per stare a passo con il mercato del lavoro devi rimboccarti le maniche e renderti quanto più competitivo possibile.

 
  • Regola numero 2: per competere in questo mercato devi conoscerlo

Le locomotive a vapore, decane, sopravvivono solo se professionalmente competenti tanto da ispirare fiducia sul mercato, i treni ad alta velocità e con un elevato background tecnologico crescono sottoforma di start-up o scale-up ma faticano a finanziare i progetti, mentre un elevato numero di treni regionali arriva in ritardo causando disagi, preparandosi ad una imminente chiusura delle corse. A questo punto per uno studente che approccia il mercato del lavoro sarebbe fondamentale viaggiare su locomotive a vapore studiando IN MANIERA APPROFONDITA le tecniche di base dell’alta velocità. E’ quello che personalmente sto facendo. Lavoro ogni giorno con specialisti senior per apprendere l’esperienza e studio sino a notte fonda le novità in ambito marketing strategico e comunicazione digitale per essere pronto ad essere indipendente sul mercato del lavoro.

 
  • Regola numero 3: la positività sta alla base del tuo successo

Sono completamente fiducioso sulla possibilità che ogni ragazzo, ogni giovane professionista, se proattivamente coinvolto nelle proprie scelte, sia destinato ad ottenere risultati. Accetta i progetti che ti si presentano come se fossero una sfida, tralascia il voto dell’insegnante o il parere del collega e, cerca soltanto di portare a compimento il tutto imparando quante più cose possibili. Lo so, starai pensando che gli ambienti lavorativi non sono così rose e fiori come sembrano. Se riesci ad apprendere quanto c’è di buono da ogni sfida, allora le conseguenze potranno essere solo due: o vinci o impari.

 
  • Regola numero  4: non sottovalutare le relazioni

Evita di sprecare energia criticando la persona o il sistema, tanto non serve a nulla. Ogni commento superfluo ti allontana dall’obiettivo ed ogni contestazione potrebbe rallentare l’erogazione di un servizio di cui tu stesso stai fruendo. Ogni contatto che incontri sul tuo percorso merita il dovuto rispetto. Cerca invece di costruire relazioni con soggetti ed organizzazioni. Molto spesso la capacità di sapersi relazionare ed il rispetto in un contesto lavorativo rappresentano la chiave di volta di una intera carriera.

 
  • Regola numero  5: conosciti e studiati

Una cosa fondamentale che ho appreso negli ultimi mesi, dagli studi in John Cabot University a Roma prima e dai contesti lavorativi poi, è quella di imparare a conoscersi. Se in questo momento ti chiedessi qual è il significato del tuo nome? Mi sapresti rispondere? Quello con cui ti chiamano tutti i giorni, con cui condividi ogni istante della tua vita eppure non lo sai. Come puoi pretendere di conoscere il mercato se non hai neanche avuto la curiosità di capire perché ti chiami così. Se ti chiedessi qual è il tuo punto di forza? In cosa vorresti migliorare? Sono certo che andresti per un attimo in difficoltà. Tanto più viviamo delle esperienze tanto più scopriamo nuove sfaccettature di noi stessi. Conoscersi comporta essere in grado di adoperare i mezzi giusti quando ci si interfaccia con delle difficoltà.

Con questo termino quello che è stato il mio percorso di apprendimento durante Heroes Meet in Maratea 2018 e che, per una vera e propria necessità, ho deciso di condividere con professionisti e colleghi. Un viaggio ibrido, con lo zaino da John Cabot e la camicia da YOURgroup.

 

 

 


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