Borse svizzere per studenti e ricercatori italiani

Tutti in Svizzera, è tempo di borse di studio. Si rivolgono a studenti e ricercatori di nazionalità italiana le borse federali e cantonali promosse dalla Confederazione svizzera o dalle singole università del paese elvetico. I termini per la presentazione delle domande sono fissati tra dicembre 2013 e gennaio del prossimo anno.

Per cercare un’alternativa all’Italia, a volte non è necessario guardare molto lontano. E la Svizzera ce lo insegna. Dallo Stato della cioccolata e, soprattutto, della super efficienza e operosità arrivano una serie di avvisi  relativi a borse di studio per studenti e ricercatori del Belpaese. I progetti, inseriti nel bando 2014/2015 del ministero degli Esteri italiano, possono essere portati avanti in università e istituti di ricerca elvetici.

Attualmente sono aperti i termini per differenti tipologie di borse. Hanno durata di un anno e ammontano a 1.920 franchi svizzeri al mese (poco più di 1.550 euro, cui si aggiungono 300 franchi come contributo per l’alloggio) le borse di ricerca, con inizio a settembre 2014, rivolte a candidati di età inferiore ai 35 anni, in possesso di laurea, che presentino un progetto di ricerca per il periodo di durata della borsa, che deve essere appoggiato da un docente dell’ateneo o dell’istituto in cui si intende beneficiare del contributo, che dichiari di essere disposto a seguirlo. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata al 20 dicembre 2013, mentre a maggio 2014 saranno comunicati i nomi dei beneficiari delle borse.

La candidatura va presentata in due step successivi: in una prima fase è necessario registrarsi e compilare il modulo online (qui le indicazioni utili) sul sito della Farnesina. In un secondo momento, una copia della domanda online e tutta la documentazione cartacea richiesta nel bando (tra cui copia di tutti i certificati universitari, proposta di progetto di ricerca, lettera motivazionale), devono essere spediti in triplice copia all’Ambasciata Svizzera in Italia (Via Barnaba Oriani 61, 00197 Roma), indicando sulla busta la dicitura “Borsa di studio federale – ricerca”.

Stessa procedura di invio anche per le borse destinate ad artisti, di età non superiore ai 35 anni con titolo di laurea di primo livello (conseguito da non più di tre anni). Il progetto di ricerca, in questo caso, andrà portato avanti presso conservatori o scuole d’arte svizzere. Non cambiano né il contributo mensile (1.920 franchi svizzeri), né quello di 300 franchi per l’alloggio. La scadenza per la presentazione delle candidature resta sempre il 20 dicembre 2013.

Sono rivolte, invece, a chi ha già una qualifica di studio superiore come il dottorato di ricerca le cosiddette borse post doc, sempre di 12 mesi, con caratteristiche differenti rispetto alle altre due tipologie. I destinatari, in questo caso, sono dottori di ricerca, che effettueranno un ulteriore periodo di ricerca post dottorato e percepiranno una borsa mensile di 3.500 franchi svizzeri (intorno ai 2.800 euro), più il contributo per l’alloggio. Le modalità di presentazione delle candidature sono le stesse, va semplicemente modificata la dicitura sulla busta contenente la documentazione (in questo caso, borse di studio post-doc).

Le opportunità in arrivo dalla Svizzera, però, non si esauriscono qui. Otto atenei svizzeri (Basilea, Friburgo, Ginevra, Neuchâtel, San Gallo, Svizzera italiana, Losanna, Berna) finanziano ulteriori borse di studio per italiani. In questi casi, le condizioni cambiano a seconda delle università. In generale, la data di scadenza dei bandi è il 17 gennaio 2014. Il numero e la durata delle borse erogate, così come gli importi mensili, sono, invece, variabili. Si va dai 700 (poco più di 550 euro) ai 1.500 (circa 1.250 euro) franchi svizzeri al mese, con partenza a settembre 2014.

Quanto alla procedura di invio delle candidature, è indispensabile registrarsi prima sul sito del ministero degli Esteri nella sezione dedicata alle opportunità di studio e, in un secondo momento, inviare in duplice copia all’Ambasciata di Svizzera in Italia, la domanda online stampata più tutto il resto della documentazione (la stessa richiesta per le altre tipologie di borse di studio). Ogni ateneo può, infine, richiedere requisiti specifici o operazioni aggiuntive nell’invio della documentazione, per cui è opportuno “spulciare” per bene i singoli bandi per evitare che la propria domanda possa risultare nulla.

Chiara Del Priore
8 novembre 2013

Foto: Diriye Amey


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