Ha fatto scalpore il caso successo a Barletta, dove tra i 13 vincitori del bando di concorso indetto dal Bar.S.A, municipalizzata incaricata della raccolta dei rifiuti porta a porta nel comune di Barletta (Puglia), 9 sono laureati. I giovani fortunati saranno inseriti all’interno dell’organico aziendale con il ruolo di operatori ecologici.
Le loro mansioni sono legate alla pulizia e allo smaltimento dei rifiuti prodotti all’interno del contesto urbano. Si tratta chiaramente di giovani con competenze ben superiori a quelle richieste per svolgere questo tipo di lavoro. La necessità di una stabilità economica li ha spinti a un cambio di prospettiva che attualmente sta facendo discutere molto.
La storia di Giuseppe, laureato in ingegneria civile con il massimo dei voti
Giuseppe è un ingegnere civile laureato nel 2012 al Politecnico di Bari a pieni voti. Dopo anni di insoddisfazioni lavorative e di instabilità economica ha deciso di iscriversi al bando arrivando primo tra i partecipanti al concorso. Ora avrà la possibilità di costruirsi un futuro e di pensare alla propria famiglia.
Come il giovane racconta in un’intervista a La Repubblica: “Ero stufo di fare piccoli lavoretti sempre precari, sempre sottopagati, o addirittura gratis. Stufo, come moltissime persone della mia generazione di affrontare una realtà lavorativa disarmante". Non è stato facile rinunciare, almeno momentaneamente, alla carriera da ingegnere: "Mi son risposto – prosegue Di Trani – non guardare il titolo di studio, lavora e basta. Bisogna guardare in faccia la realtà. Voglio lavorare e mettere su famiglia con la mia compagna. Perché prima di essere un ingegnere sono una persona".
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