Coaching: il proprio percorso di sviluppo individuale per la vita e per il lavoro

Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di “Coach”. La prima immagine che viene in mente, anche considerando i Mondiali appena conclusi, è quella dell’allenatore di una squadra, che, tra le altre cose, è chiamato ad individuare le caratteristiche peculiari di ciascun giocatore, ad allenarne non solo i muscoli ma anche la testa affinché giochi al massimo delle sue possibilità quando scende in campo.

È proprio nell’ambito sportivo che ha avuto origine il coaching come strumento d’eccezione per facilitare il cambiamento, lo sviluppo individuale, il raggiungimento di obiettivi elevati.

Dallo sport il coaching è stato applicato con risultati molto interessanti nell’ambito personale (si parla in questo caso di Life Coaching) ed in quello aziendale (dove il nome cambia a secondo di chi è il destinatario dell’intervento: Business, Corporate, Executive, Team Coaching). Le tipologie di coaching si presentano dunque come numerose e mutevoli.

Secondo la Federazione Italiana Coach “Il coaching professionale è un rapporto di partnership che si stabilisce tra coach e cliente con lo scopo di aiutare quest’ultimo ad ottenere risultati ottimali in ambito sia lavorativo che personale."

Gli obiettivi possono riguardare aspetti personali, relazionali e professionali, come ad esempio, affrontare situazioni difficili e cambiamenti, prendere scelte importanti per la propria vita e la carriera, sviluppare nuove capacità e migliorare i rapporti interpersonali.

Incontro dopo incontro, feedback dopo feedback, la persona costruisce progressivamente il suo progetto, aumenta la conoscenza di sé e della realtà in cui agisce, attua dei piccolii ma importanti cambiamenti nella sua vita, attivando un percorso di crescita attivo e dinamico.

Il Coach per il lavoro e la carriera è come una bussola che orienta la persona nella ricerca del “tesoro”, ossia del lavoro adatto a sé, che è quello che non solo porta soddisfazioni “materiali” (il successo, i soldi, la posizione) ma anche e soprattutto che porta la persona a realizzarsi, mettendo a frutto le proprie capacità e passioni.

Quando si è agli inizi del proprio percorso, non si ha un'idea chiara di quale sia il lavoro adatto a sè, non si è sicuri di quale sia il lavoro “giusto” per sè, non si valorizzano appieno le proprie competenze e attitudini, non si conoscono quali sono le strade migliori per raggiungere la propria meta e si rischia di perdere tempo ed energie inutilmente.

Spesso, davanti alle difficoltà ed agli insuccessi ci si scoraggia e si finisce per accontentarsi del lavoro che capita.. se tutto va bene.

È proprio in questi momenti che si può avere bisogno di un Coach che aiuti per prima cosa a definire chiaramente il proprio obiettivo professionale e poi ad individuare le strategie più efficaci per raggiungerlo, attivando tutte le energie e le risorse utili a superare gli ostacoli nel percorso.

Non si pensi infine che il coaching sia adatto solo per coloro che stanno tentando i primi passi nel mondo del lavoro: nella mia esperienza ho incontrato e ho lavorato con venticinquenni appena usciti dall’università, trentenni che desideravano cambiare prospettive di vita riscoprendo le proprie passioni, trentacinquenni bisognosi di un appiglio per tornare a confrontarsi con se stessi conseguentemente alla crisi e i tagli aziendali. Ogni storia e ogni percorso sono è a sé, come lo è ogni persona. E il coaching si rivela un servizio utile per qualsiasi età e generazione.

Mariangela Tripaldi, Psicologa del Lavoro & Coach @ www.coachlavoro.com

foto di Pianeta Mamma


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