Un premio di laurea per ricordare Ambrosoli

Il Comune di Milano per onorare la memoria dell’avvocato Giorgio Ambrosoli propone l’assegnazione di un premio di laurea di 5.163,33€. Destinatari del bando sono tutti gli studenti che abbiano redatto tesi magistrali o di dottorato (non sono ammesse quelle triennali) sul tema dell’etica applicata all’attività economica, approfondendo in particolar modo uno dei seguenti argomenti: i fenomeni di corruzione che inquinano la vita economica nella sfera pubblica e privata; il rapporto tra economia legale ed economia criminale con tutte le implicazioni di carattere giuridico, finanziario e sociale; i rimedi atti a contrastare i comportamenti criminosi e illegali.

Gli elaborati devono essere già stati discussi presso qualsiasi Università italiana nel periodo compreso tra il primo marzo 2015 e il 29 febbraio 2016 e dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2016 per posta all’indirizzo: Comune di Milano - Gabinetto del Sindaco - Servizio Affari Legali, Nomine Incarichi - Piazza Scala 2 - 20121 Milano. All’interno del plico dovrà essere inserita anche la domanda di partecipazione al concorso redatta in carta libera con indicazione dei dati anagrafici (indirizzo di residenza, recapito, riferimenti telefonici, indirizzo mail, codice fiscale, titolo della tesi e indicazione del relatore), il certificato di laurea o di dottorato riportante i voti conseguiti in ciascun esame, una copia della tesi esclusivamente in formato digitale, un breve sommario della tesi di massimo 100 righe e una liberatoria all’utilizzo dei dati personali.

Giorgio Ambrosoli venne assassinato l’11 luglio del 1979 da Wiliam J. Aricò sicario americano assoldato per eliminare colui che stava facendo luce sulle irregolarità e le falsità contabili commesse da Michele Sindona quando era alla guida della Banca Privata Italiana. Nonostante le pressioni, i tentativi di corruzione e le minacce subite, Ambrosoli continuò nel suo compito di commissario liquidatore, cadendo sotto i colpi del killer esattamente il giorno prima di sottoscrivere una dichiarazione formale nella quale confermava la necessità di liquidare la banca e l’attribuzione delle responsabilità a Michele Sindona.

Chiara Del Priore
9 settembre 2016

Foto: Google immagini (creative commons)


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