L’Executive Master in Finance fornisce una visione globale dell’area finance all’interno dell’azienda e supporta l’allievo nello sviluppo di una competenza specialistica in un'area della finanza d’impresa. Il corso consente, inoltre, di potenziare le proprie capacità comportamentali e manageriali, oltre che di acquisire una competenza specialistica in un segmento di attività nonché skill metodologico-organizzative e tecnico-specialistiche per lo sviluppo di un project work o business plan aziendale.
L’impegno per i nuovi diplomati è stato importante: 9 mesi di percorso obbligatorio dedicato alla figura del CFO, circa 12 giornate intere per i diversi e alternativi percorsi specialistici (Controller in azienda, Acquisition Financing, Accounting Management e Treasury Management), 5 giornate dedicate allo sviluppo delle soft skills e un modulo di action learning, ossia di sviluppo guidato del project work individuale.
Dopo i saluti di benvenuto del Direttore Generale CUOA, Giuseppe Caldiera e l’introduzione di Francesco Gatto, Direttore scientifico dell’Executive Master in Finance, incentrato sull’evoluzione della funzione finance a supporto delle scelte di business d’impresa, la cerimonia è proseguita con la testimonianza di un ospite di eccellenza e alta esperienza: Stefano Grassi, CFO Luxottica Group, azienda leader nel design, nella produzione e nella distribuzione di occhiali di fascia alta, di lusso e sportivi.
“Sono molto contento di aver portato la mia esperienza e un contributo positivo alla cerimonia conclusiva dell’Executive Master in Finance, che oggi di fatto rilancia nel mondo del lavoro italiano ed internazionale quattordici talenti in ambito finanziario ancora più competitivi e preparati”, ha commentato Grassi. “L’esperienza intensa e piena di stimoli che questo percorso formativo sa offrire sono certo li potrà proiettare in posizioni di vertice all’interno delle aziende in cui avranno l’opportunità di lavorare e crescere.”
"Il modello di CFO a cui ci ispiriamo nel Master è quello di una figura sempre più manageriale e non solo tecnico-operativa”, spiega Francesco Gatto. “Si tratta quindi di un CFO che dovrebbe assumere una vera e propria dimensione manageriale e direzionale, con un ruolo chiave nel processo di attuazione della strategia, legato a una chiara comprensione di business aziendale attraverso anche a una capacità di integrazione e di interpretazione delle informazioni aziendali. Il nostro compito è dunque quello di fornire i giusti strumenti per acquisire e rafforzare tale know-how e di formare una figura, quella del CFO, che nell’organizzazione interna diventa sempre più cruciale e che interagisce sempre più con il top management aziendale e gli organi di amministrazione”.
Per maggiori informazioni: www.cuoa.it