L’assistenza sanitaria rappresenta la prima sfida per tutti i decisori politici, e non solo, perché rappresenta un aspetto decisivo del consenso e del benessere sociale, perché esprime bisogni e aspettative di salute crescenti, perché gli investimenti e tutti i finanziamenti a essa dedicati rappresentano una fetta fondamentale dei bilanci pubblici e, dunque, del contributo che ciascun cittadino è tenuto a destinare in ragione del proprio reddito a favore della solidarietà sociale. Il sistema Sanitario in Italia si trova oggi ad un punto di svolta. Dopo oltre un decennio dall’avvio del processo di aziendalizzazione, ancora molte sembrano le problematiche da gestire. Si profila quindi la necessità di ridefinire il governo sia del sistema nel suo complesso, sia a livello di gestione delle singole strutture pubbliche o private. Risulta determinante creare migliori condizioni di equilibrio tra la domanda e l’offerta di servizi sanitari e le risorse disponibili e funzionali a ricoprire i crescenti fabbisogni. A tale proposito l’ultimo Rapporto dell’OCSE (9 dicembre 2009) sulla Sanità afferma che nell’ ultimo decennio la spesa sanitaria nei Paesi Ocse è aumentata al ritmo del 4,1% l’anno, in Italia del 2,4%.
Andando in questa direzione il complesso mondo della sanità richiede sempre più giovani professionisti specializzati e consapevoli dell’evoluzione verso il quale il “sistema salute” si sta dirigendo e interessati ad acquisire le capacità e gli strumenti per anticipare, gestire e guidare l’innovazione in atto nel settore.Un settore che offre ai giovani una grande sfida per il cambiamento e il miglioramento del “sistema sanità”, in cui innovazione, efficienza e centralità della persona rappresentano le opportunità del futuro.
È con queste prospettive davanti – future, ma già oggi in pieno oggetto di discussione e non solo tra gli “addetti ai lavori” – che il Gruppo 24 ORE presenta il Master di Economia e Management delle aziende sanitarie, forte di un bagaglio di conoscenze e di esperienze della sua Business School e di un panel di esperti e di docenti al massimo livello. Spinti dalla consapevolezza che la sfida del Welfare futuro, la necessità dell’innovazione e del buon uso della tecnologia, della trasparenza, della risposta ai bisogni e della solidarietà sociale, richiederanno un management nuovo e sempre più preparato, più consapevole dei bilanci finanziari ma anche del bilancio sociale che è sotteso, delle capacità gestionali e organizzative sempre più complesse che richiederà il sistema-salute in qualsiasi forma esso sarà declinato. Un management sempre più autorevole e autonomo, insomma, è l’ambizione. Perché solo da capacità e autorevolezza, può derivare il massimo grado di autonomia e indipendenza dalla sfera squisitamente politica, senza nulla togliere a chi ha ottenuto il consenso dei cittadini.
