Gap Year: il periodo sabbatico visto dalle aziende.

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In Italia sta diventando sempre più comune, scelto per necessità o per semplice interesse a viaggiare, il gap year è la nuova frontiera per fare la differenza e vincere la competizione nel mondo professionale.
I ragazzi lo considerano, a ragion veduta, un investimento sul proprio futuro, e il trend è confermato da aziende internazionali e statistiche di partenze. Un periodo sabbatico, di 6 o 12 mesi all’estero, sembra davvero fare la differenza sul curriculum.

Lo confermano le stesse aziende che considerano il gap year come un investimento per la crescita personale e professionale o, per usare termini più aziendalisti, un periodo di potenziamento delle proprie competenze per rendere competitivo il CV.

La scelta di partire, viene maturata a conclusione del percorso di studi. Il trend è confermato dai dati emersi da una ricerca Kaplan International, leader nell’organizzazione di corsi di inglese in Paesi anglofoni, che evidenzia come il 66% degli studenti tra i 19-25 anni, abbia scelto di frequentare un corso di inglese all’estero nel 2014.  

EBC Consulting1, società leader nella consulenza in formazione aziendale, individua chiaramente alcuni benefici apportati da un periodo all’estero, in particolare per sviluppare competenze trasversali ricercate in azienda.

Secondo i recruiters, studiare all’estero per un periodo medio lungo, significa sviluppare:

Adattabilità – Immergersi in una nuova cultura, lontano dalle proprie abitudini, sviluppa un senso di adattabilità che si riflette nell’atteggiamento in cui si affronteranno le scelte future. Così come dichiara al Sole 24 Ore2, Beatrice Roitti socia Gap Year e Associate Partner di Intermedia Selection, i miglioramenti significativi in termini di adattabilità sono riscontrabili sul 56% dei giovani che hanno partecipato a periodi sabbatici all’estero.

Internazionalità – Un lungo periodo all’estero sviluppa la capacità di intraprendere le scelte con un’apertura internazionale, non solo per decisioni di viaggio ma soprattutto nella ricerca di lavoro. Si acquisisce apertura mentale verso le persone, i metodi e le esperienze che possono essere spese in qualsiasi ambiente professionale internazionale. Il 61% degli intervistati da Gap Year rientra, infatti, a casa con la valigia pronta per rifare altre esperienze all’estero.

Capacità di comunicazione – Il perfezionamento della lingua straniera e il continuo confronto con culture diverse sviluppa le capacità di dialogo e di confronto. Ci si prepara all’ingresso nelle aziende, dove brain-storming, conference calls e meetings vengono svolti in inglese con colleghi da tutto il mondo. In quest’area, Roitti individua significativi miglioramenti nel 53% dei giovani.

Lavoro di squadra – Nel lungo periodo speso all’estero si creano amicizie locali e internazionali, ci si integra con i cittadini del posto e si sviluppa la capacità di lavorare in team. Si diventa proattivi, curiosi e creativi, ci si lancia in avventure e progetti di gruppo, si diventa ottimi team members! Il 35% dei giovani della Roitti hanno riscontrato un significativo miglioramento su questa competenza.

Fiducia in se stessi – Dopo un periodo all’estero si rientra consapevoli sul proprio futuro, pronti a prendere decisioni e con un bagaglio di skills, prima fra tutte la conoscenza fluente della lingua, spendibili e apprezzate in tutte le aziende.

Al conseguimento del diploma e prima dell’inizio dell’università partono principalmente i giovani che non sono entrati nel corso di laurea dei sogni, mentre tra la triennale e la magistrale fa le valigie chi decide di perfezionare la lingua e schiarirsi le idee sul futuro percorso di studi in Italia o all’estero.

Ma non solo, secondo i dati di Kaplan International, la fascia degli studenti che tra i 26 e i 30 anni ha scelto nel 2014 di partecipare a corsi di inglese semestrali o annuali corrisponde al 25% delle partenze, un dato significativo che spiega come neo-laureati magistrali e giovani professionisti decidano di spendere un lungo periodo all’estero consapevoli della scelta e con le idee chiare: tornare con un ottimo inglese e investirlo nella carriera.

Kaplan International offre corsi di inglese flessibili, semestri e anni accademici all’estero in oltre 45 scuole nel mondo anglofono; scarica la brochure gratuita per informazioni su tutti i corsi e destinazioni.

1 http://www.ebcconsulting.com/competenze_e_flessibilita.pdf

2http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-12-09/gap-year-perche-anno-estero-fa-trovare-piu-lavoro-211451.shtml?uuid=ABEAFSOC


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