“Da Roma a Bangkok”. Sulle note del tormentone estivo di Baby K e Giusy Ferreri presentiamo lo stage presso la sede nella capitale thailandese dell’Alta commissione Onu per i diritti umani. Selezioni aperte a tutti gli studenti iscritti a un corso di laurea specialistica o all’ultimo anno di un corso a ciclo unico in giurisprudenza, scienze politiche, scienze sociali, economia, storia o discipline affini. Termine ultimo per presentare la propria candidatura è il 31 dicembre: entro tale data dovrà essere interamente compilato l’application form che potrà essere consultato solo dopo essersi registrati al portale. Tra i dati che dovranno essere inseriti segnaliamo: tre referenze scritte da docenti della facoltà di provenienza e due lettere motivazionali, una in cui si spiega il perché essere scelti e l’altra contenente il motivo per cui si è deciso di intraprendere un percorso all’interno delle Nazioni Unite.
Lo stage non è retribuito e non è previsto alcun rimborso spese per le spese di viaggio, vitto e alloggio. Il lavoro è a tempo pieno per un totale di 35 ore settimanale articolate in cinque giorni di lavoro settimanale. Le mansioni di cui si occuperanno gli stagisti possono variare a seconda del loro background: le risorse potranno essere impegnate in attività di analisi e monitoraggio dello scenario sociale e politico del sud-est asiatico, nella compilazione di report settimanali e mensili sulle eventuali violazioni ai diritti umani commesse, nel coordinamento con il quartier generale di Ginevra, nella compilazione della rassegna stampa e nell’organizzazione di seminari, workshop, convegni ed eventi.
Il tirocinio avrà una durata di sei mesi e potrà essere svolto, a seconda delle esigenze, nel periodo compreso tra gennaio e luglio o tra luglio e dicembre. È richiesta la conoscenza fluente dell’inglese e, possibilmente, di una lingua tra francese, cinese o arabo. Ugualmente importante è l’attitudine al lavoro di squadra, alla condivisione delle informazioni e al rispetto delle esigenze del cliente.
Chiara Del Priore
1 ottobre 2015
Foto: Google immagini (creative commons)
