78 milioni di euro per favorire l’apprendistato

Contributi del valore di 78 milioni di euro per le aziende che assumono giovani con contratti di apprendistato.
Questo, in sintesi, il contenuto del programma AMVA (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale), promosso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con Italia Lavoro SpA, ente strumentale del ministero per la promozione di azioni nel campo delle politiche dell’occupazione e dell’inclusione sociale.

L’avviso pubblico prevede oltre 27 milioni di euro complessivi per le imprese che stipulano contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (secondo il Testo Unico, destinato a giovani di almeno 15 anni e valido per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione) e circa 51 milioni di euro per apprendistato professionalizzante o contratti di mestiere (per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni, finalizzato al conseguimento di una “qualificazione contrattuale”).
Entrambe le tipologie di contratto devono essere state stipulate a partire dal 30 novembre 2011.

Nello specifico, sarà riconosciuto un contributo di 5mila e 500 euro per ogni lavoratore assunto con contratto di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno e uno di 4mila e 700 euro per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere a tempo pieno.

Il documento del Ministero del Lavoro specifica anche i requisiti indispensabili alle aziende per beneficiare dei contributi pubblici: tra questi, rispettare la normativa in materia di sicurezza del lavoro, essere in regola con l’applicazione del contratto collettivo di riferimento e non essere stati sottoposti a procedure di fallimento o concordato preventivo.
Italia Lavoro effettuerà, inoltre, una verifica “in itinere” relativa al possesso di queste caratteristiche. La domanda va presentata unicamente attraverso la sezione dedicata al programma AMVA del sito di Italia Lavoro entro il 31 dicembre 2012, salvo esaurimento delle risorse disponibili, che sarà comunicato sul portale.
È indispensabile registrarsi e compilare una domanda, cui va allegata la documentazione richiesta dal bando.

La nuova iniziativa pubblica segna una continuità con il provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 ottobre, che ha riorganizzato la disciplina sull’apprendistato, integrandone le tipologie esistenti e individuando nuove categorie.

Chiara Del Priore

5 gennaio 2012

Foto di derekGavey


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