Cerchi lavoro? Pubblica la tua tesi

Il concorso "Pubblica la tesi e vinci New York" che Tesionline.it e Job Meeting hanno promosso nelle tappe del Job Meeting Network 2010/2011, si è concluso in occasione di Job Meeting ROMA dello scorso 26 maggio. La vincitrice è risultata Elena Arcenni con la tesi "Lo sviluppo dei sistemi di management nelle aziende sanitarie: il caso ospedale Versilia".
La classifica completa è disponibile sul sito di Tesionline.

Per avere un'idea più chiara di cosa sia Tesionline, come funzioni e quali opportunità offra, pubblichiamo di seguito un'intervista a uno dei suoi fondatori, Cristophe Sanchez.

Uno spazio virtuale in cui archiviare le tesi di laurea, proteggerle dal plagio e dall'usura del tempo e valorizzarle, offrendo ai laureati, giovani e non, nuovi canali per muovere i primi passi nel mondo del lavoro, farsi conoscere oppure dare un taglio alla propria carriera e ricominciare daccapo. Tesionline è nato per essere questo: l'unico sito in Italia e nel mondo interamente dedicato al recupero e alla divulgazione dei lavori di ricerca di ogni ordine e grado. Un sapere enorme, che troppo spesso finisce per perdersi e che qui, invece, torna a vivere grazie a un'intuizione semplicissima: perché non trasformare la tesi in un lavoro a tutti gli effetti, che fa guadagnare lo studente che l'ha fatta e gli offre visibilità nei confronti di aziende e realtà interessate all'argomento trattato?
Lo slogan di Tesionline?: "Cerchi lavoro? Pubblica la tua tesi".

La brillante idea è venuta undici anni fa a Marco Boria, che lavorava come redattore in Virgilio quando ancora veniva costruito in un garage di Milano, e Christophe Sanchez, autore e regista televisivo, entrambi filosofi. «Vedere finire in un cassetto tutto questo lavoro, intellettuale ma anche pratico», spiega l'ad di Tesionline Sanchez, «mi è sempre sembrato un spreco enorme di tempo, denaro ed energie, e una grave inadeguatezza che impedisce di cogliere il talento. Tutto questo si riflette in modo negativo sull'intero sistema economico nazionale, perché se non si punta sulla valorizzazione delle idee non si cresce». Tesionline vuole essere un mezzo per aiutare i laureati ma anche le imprese.

Ci spieghi meglio, dott. Sanchez...
Tesionline offre vantaggi ad entrambi. I laureati, pubblicando in modo completamente gratuito la propria tesi sul nostro sito, sfruttano uno strumento eccezionale per farsi notare dalle aziende e da chiunque operi nei più svariati settori. In questi anni, infatti, abbiamo potuto constatare che la tesi è un biglietto da visita importantissimo per entrare nel mondo del lavoro o orientare la propria carriera verso il settore che davvero ci interessa. Il nostro è diventato un sito di riferimento per le imprese a caccia di nuove figure professionali. In molti casi le aziende hanno contattato l'autore della tesi che avevano consultato e l'hanno via via inserito nella propria struttura. Inoltre, i laureati ricevono un compenso, cioè il diritto d'autore pari a 12,50€, ogni volta che qualcuno consulta il loro lavoro, ad eccezione della prima consultazione che per contratto è gratuita. Quindi c'è anche un guadagno effettivo.

Perché Tesionline è utile anche alle imprese?
Professionisti, società ed enti vari grazie a noi hanno accesso ad un incredibile database di conoscenze sempre aggiornate nei campi più diversi e possono entrare direttamente in contatto con gli autori delle tesi, per confrontarsi o per proporgli una collaborazione, uno stage o, perché no, un inizio di carriera. Per il mercato del lavoro siamo una sorta di strumento di recruitment rapido e sicuro. Abbiamo tesi di laurea, master, dottorato e specializzazione di tutte le facoltà. Le più scaricate sono quelle economiche, ingegneristiche o comunque tecniche. Ma sono richieste anche quelle sul cinema, la letteratura e la filosofia. Attualmente il nostro archivio conta oltre 25 mila opere, che resteranno lì per sempre, senza scadenza, a disposizione di chiunque le voglia visionare.

A differenza di quello che si potrebbe pensare, non sono solo gli studenti ad acquistarle...
Esatto. E, anzi, in questi undici anni di attività ci siamo resi conto che sulle migliaia di tesi consultate ogni anno solo il 40% di queste è comprato da studenti, nel 60% dei casi a farlo sono aziende e professionisti. Questo significa che c'è un profondo interesse verso i temi sviluppati nelle tesi. Solo le realtà professionali più grandi e affermate hanno la possibilità di investire capitali in ricerca e sviluppo, mentre la stagrande maggioranza delle nostre imprese sono piccolo-medie, il che vuol dire che non hanno né il tempo né i fondi per fare ricerca. Così, vanno a pescare nel nostro archivio digitale. Poi, certo, ci sono anche laureandi che cercano materiale per la propria tesi, università, centri di ricerca. E anche semplici curiosi che vogliono approfondire un argomento.

Non c'è il rischio che il vostro sito venga usato per copiare il lavoro di altri?
Sì. Ed è anche per questo che abbiamo avviato un'importante campagna di sensibilizzazione contro il plagio, in collaborazione con le università. Al di là del fatto, pure fondamentale, che copiare senza citare è un reato, c'è un aspetto più etico e di "utilità sociale" da considerare. Appropriarsi del lavoro di altri è scorretto e provoca un danno enorme anche alla nostra economia, perché se la ricerca non va avanti o non viene fatta seriamente, si disperde un'incredibile quantità di risorse, umane e in denaro. E per lo studente usare la tesi scritta da un altro significa sprecare una grande opportunità di crescita personale e professionale. Se quello che facciamo non è farina del nostro sacco, prima o poi anche in ambito lavorativo qualcuno se ne accorgerà.

Come prevenite e combattete allora il plagio?
Mettiamo a disposizione dei laureandi uno strumento che si chiama TesiLink che permette con un semplice click di elaborare in automatico la propria bibliografia, che è anche comodo perché spesso non ci si segna tutte le fonti consultate: così, se ci sono state appropriazioni indebite vengono segnalate, e lo studente, semplicemente citando l'autore del testo che ha "preso in prestito", evita il plagio. Inoltre, effettuiamo un controllo sull'originalità dei contenuti: possiamo osservare la percentuale di plagio e, se è rilevante, lo segnaliamo al tesista in modo che possa fare le dovute correzioni. E' un modo per crescere, sia per lo studente che per l'università che gli dà il titolo.

Il vostro lavoro si concentra molto sul mondo dei laureati, con o senza esperienza. Per chi invece alla laurea non ci è ancora arrivato, oltre al controllo anti-plagio che servizi offrite?
Diamo loro tutta l'assistenza necessaria su come si fa una tesi. Abbiamo intere sezioni dedicate a come si scrive, dove i laureandi trovano consigli utili. Ma soprattutto, ci siamo inventati Tesi on Demand, cioè la tesi in cerca di autore, uno strumento che fa “parlare” laureandi e aziende perché incrocia le istanze di ricerca delle università con quelle del mondo del lavoro. Il progetto, nato all'interno di Tesionline, è partito a maggio 2010 in collaborazione con Confindustria Monza e Brianza, Confindustria Cagliari e Tiscali.

Come funziona?
E' molto semplice: Tesionline raccoglie i temi di ricerca delle aziende interessate a partecipare, poi li mette on line per farli conoscere ai potenziali tesisti. Fa una scrematura dei candidati migliori e li segnala all'azienda. A quel punto l'impresa fa la sua scelta e lavorerà in stretta sinergia con il laureando, che sarà comunque sempre seguito da un docente referente per l'università di appartenenza. Lo studente così ha trovato un argomento di tesi non solo interessante ma anche di utilità pratica e svolge di fatto già uno stage lavorando a stretto contatto con chi gli ha commissionato la tesi. Le aziende, anche quelle più piccole, possono migliorarsi perché fanno ricerca a costo zero e reclutano i migliori laureati italiani.

E le tesi più interessanti possono anche diventare un libro...
Sull'esempio dei Paesi anglosassoni che vantano la presenza di case editrici che editano le migliori tesi di laurea, Prospettiva Editrice ci ha proposto di dedicare l'intera collana "I territori" alla pubblicazione dei migliori lavori di ricerca dei laureati italiani dedicati all'attualità politica e ai più recenti fenomeni culturali. Stessa cosa Gan Editions, che pubblica la collana "Institute for Global Studies" sulle relazioni internazionali, e E-Gov, il mensile Maggioli di cultura e tecnologie per l’innovazione.

Quindi pubblicare la tesi su Tesionline conviene...
Sì, prima di tutto perché non costa nulla, è semplicissimo e ci si può guadagnare. E poi perché potrebbe essere il trampolino di lancio verso la carriera che ognuno di noi ha sempre desiderato.

A cura di Job Meeting

Foto di ricardipus


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