Curriculum vitae: cosa guarda davvero un recruiter (spoiler: hai pochi secondi)


Hai mai inviato decine di CV senza ricevere risposta? Forse il problema non è cosa hai fatto, ma come lo racconti.
Nel nuovo episodio di Job Learning, la rubrica di Job Meeting dedicata a chi sta cercando lavoro, si parla di una domanda cruciale:

Cosa guarda davvero un recruiter quando apre il tuo curriculum?

A rispondere è Fabio Pezzolla, HR Consultant del Gruppo Umana, una delle realtà nazionali più importanti nel settore dei servizi HR.

Quanto tempo impiega un recruiter a leggere un CV?

Andiamo dritti al punto: pochi secondi.
I recruiter ricevono moltissime candidature e il primo screening è rapidissimo. Per questo il tuo curriculum deve funzionare subito, al primo colpo d’occhio.

Secondo Fabio, le informazioni devono essere:

  • chiare

  • coincise

  • ben organizzate

Se il CV è confuso o troppo lungo, il rischio è uno solo: viene scartato prima ancora di essere letto davvero.

Dove cade subito l’occhio? Sulle esperienze più recenti

C’è una sezione del curriculum che attira immediatamente l’attenzione del recruiter:
👉 le esperienze più recenti.

Perché? Perché ciò che conta davvero è quello che sai fare adesso, non lo stage fatto anni fa. Questo vale soprattutto per chi è all’inizio della carriera: meglio poche esperienze, ma rilevanti e spiegate bene, piuttosto che una lista infinita senza contesto.

Buchi nel CV e cambi di lavoro: sono davvero un problema?

Uno dei timori più diffusi tra candidatə riguarda i buchi nel curriculum o i cambi frequenti di lavoro. Fabio è chiaro:
sì, i recruiter li notano, ma non sono automaticamente un punto a sfavore.

La differenza la fa una cosa sola: la tua storia.

Se sai spiegare il tuo percorso con coerenza, anche un periodo di pausa o un cambio di direzione può diventare:

  • una scelta consapevole

  • un momento di crescita

  • persino un punto di forza

Ancora una volta, torna il tema dello storytelling personale.

Non solo esperienza: competenze e formazione contano (molto)

Oltre alle esperienze lavorative, un recruiter guarda con attenzione a due elementi chiave:

  • competenze, sia hard skill che soft skill

  • formazione

Queste sezioni aiutano a capire chi sei, come lavori e come potresti inserirti nel team. Anche qui, meglio essere miratə e sincerə che esagerare.

L’ultimo consiglio (fondamentale): il colpo d’occhio

Se Fabio dovesse riassumere tutto in una sola parola?
👉 Colpo d’occhio.

Un buon curriculum deve essere:

  • pulito

  • graficamente curato

  • senza errori grammaticali

  • personalizzato per la posizione per cui ti candidi

Inviare lo stesso CV a tutte le offerte è uno degli errori più comuni (e più penalizzanti).

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