🌱 Come stiamo davvero?
Oggi, 10 ottobre, è la Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Un momento per fermarsi e chiedersi, con sincerità, come stiamo davvero.
Nel lavoro, come nella vita, il benessere mentale non è un dettaglio: è la base da cui tutto parte.
Solo due giorni fa, l’8 ottobre, al Politecnico di Bari, si è svolto il Job Meeting Bari.
Un evento dedicato all’incontro tra giovani e mondo del lavoro, ma anche un’occasione per ascoltare emozioni, paure e speranze.
Tra gli stand e i colloqui, un muro di post-it ha raccolto i pensieri dei ragazzi: un gesto semplice, ma carico di significato.
💭 Le parole dei giovani
“Oggi lascio andare la paura di sentirmi inferiore.”
“Non avere paura di sbagliare o fallire.”
“Stai tranquilla, andrà tutto bene, troverai sempre il modo di farcela.”
In poche righe, gli studenti e i laureati al Job Meeting Bari hanno espresso qualcosa di profondo: la voglia di credere in sé stessi, di smettere di sentirsi “troppo poco”, di trovare fiducia in un presente che spesso fa paura.
Hanno ricordato a tutti noi che dietro ogni candidatura c’è una persona.
Non un numero di matricola. Non una pagina di curriculum.
Ma una storia fatta di tentativi, sogni e fragilità.
E che la salute mentale non è un tema “a parte”, ma parte integrante della costruzione del futuro.
📊 Il peso del malessere e il valore del benessere
I dati internazionali ci ricordano quanto il tema sia urgente.
Ogni anno si perdono 12 miliardi di giornate lavorative per ansia e depressione, con un costo complessivo di oltre 1000 miliardi di dollari (World Health Organization, 2024).
Nel 2023, le assenze per disagio psicologico sono aumentate del +33%, e solo una persona su tre si sente davvero al sicuro nel parlarne in azienda.
Non si tratta di fragilità individuale, ma di sistemi di lavoro che chiedono tanto e ascoltano poco.
Contesti dove la pressione diventa normalità e l’equilibrio personale passa in secondo piano.
Eppure, dove il benessere viene riconosciuto come un valore organizzativo, non come un “benefit”,, le persone stanno meglio, restano, innovano e crescono.
Le aziende che integrano strategie di inclusione, ascolto e salute mentale registrano maggiore fiducia, engagement e sostenibilità nel tempo.
💬 Il lavoro come spazio di ascolto
Il Job Meeting ci ha mostrato una generazione che vuole essere parte di contesti autentici, dove il dialogo e la comprensione contano tanto quanto le competenze.
Giovani che cercano aziende capaci di ascoltare, riconoscere e valorizzare anche la dimensione emotiva del lavoro.
Costruire luoghi di lavoro che ascoltano significa prendersi cura non solo delle persone, ma anche del futuro che insieme vogliamo costruire.
Oggi, Giornata Mondiale della Salute Mentale, è importante ricordarlo:
non si sta bene “nonostante” il lavoro, si sta bene dentro il lavoro.
E il benessere mentale non è una responsabilità individuale, ma collettiva.
