L’Unione Europea va a caccia di traduttori da impiegare presso le proprie istituzioni. Sei le lingue “interessate”, oltre all’italiano: inglese, francese, maltese, olandese e sloveno. L’ultimo giorno utile per presentare la domanda è il 13 agosto 2013.
“Non tradurre parole, traduci idee”. L’invito che arriva dall’UE è imperdibile e parla non solo a neolaureati – almeno triennali - in lingue o traduzione e interpretazione, ma anche a chi il lavoro di traduttore lo fa già, senza limiti anagrafici. È indispensabile, però, avere una perfetta padronanza, sia scritta che parlata, della lingua per cui ci si candida, insieme a una conoscenza approfondita di altre due lingue ufficiali dell’Unione Europea, una delle quali deve essere necessariamente essere inglese, tedesco o francese. Un’occasione di cui è possibile approfittare fino al 13 agosto 2013, ultimo giorno utile.
Quali sono le lingue indicate nell’avviso di selezione? Escludendo l’italiano, inglese, francese, danese, olandese, maltese e sloveno. Sul sito non si parla, però, né del numero di traduttori selezionati per ciascuna lingua, né della tipologia di contratto con cui saranno inquadrate le figure scelte. I candidati che supereranno il processo di selezione saranno inseriti in liste, da cui le istituzioni europee prenderanno il personale di cui hanno bisogno. Quanto alla retribuzione, la pagina dettagliata relativa all’avviso parla di una retribuzione mensile di partenza di circa 4.300 euro. L’UE apre ogni anno le candidature per traduttori, indicando differenti lingue a seconda delle esigenze.
La procedura di selezione prevede la compilazione online dell’application form. Successivamente, i candidati dovranno effettuare al pc dei test a scelta multipla di comprensione del linguaggio, prima di essere invitati a sostenere i test di traduzione specifici per ciascuna lingua.
Chiara Del Priore
29 luglio 2013
Foto di Matteo Piotto