Ho trovato lavoro con LinkedIn

Quando  mi sono iscritto a LinkedIn quasi 4 anni fa, non avevo idea di quanto in futuro questo sito mi avrebbe aiutato. Volevo semplicemente conoscere un nuovo sito di cui si stava cominciando a parlare, e che mi avrebbe forse permesso di rientrare in contatto con persone che avevo conosciuto in passato.

Ora, dopo 4 anni, posso  invece dire che LinkedIn se forse non ha stravolto la mia carriera, mi ha sicuramente dato una mano per metterla sui binari giusti e svilupparla nella direzione che desideravo.

Ma andiamo per gradi.

Come detto mi sono iscritto a LinkedIn più che altro per curiosità. Poi nel corso dei mesi ho visto la mia rete di contatti espandersi a vista d’occhio, permettendomi di scoprire che fine avessero fatto i miei vecchi colleghi e le altre persone con cui avevo lavorato nel corso degli anni. Ma fino a quel punto, più che altro era la curiosità a spingermi.

Quando poi mi sono ritrovato insoddisfatto del lavoro che stavo svolgendo (siamo arrivati al 2007 a questo punto), l’idea di provare a rientrare in contatto con le persone  con cui avevo già lavorato sembrava un buon canale per cercare nuove opportunità. La ricerca di un nuovo lavoro tramite i canali cosiddetti “tradizionali” (siti di recruiting, agenzie di selezione, cacciatori di teste) stava infatti procedendo a rilento. Perché non cercare di scoprire se fra i miei ex colleghi c’era qualcuno che aveva bisogno di una figura come la mia?

Qualche tempo prima su LinkedIn ero rientrato in contatto con un ex collega, che nel frattempo era diventato responsabile della filiale italiana di una multinazionale del settore in cui lavoravo. Gli scrissi per chiedergli se aveva bisogno di aiuto, ma l’azienda in quel periodo era ancora in fase di start up, e difficilmente poteva permettersi un investimento del genere.

Dopo circa sei mesi però le cose per il mio ex collega stavano mettendosi bene, l’azienda cresceva e ovviamente  crescevano anche gli investimenti. Fu cosi che si ricordò del mio contatto, e questa volta fu lui a  cercarmi su LinkedIn per chiedermi se ero ancora interessato. Certo che lo ero! Di li all’assunzione il passo fu  breve. Dopo mesi di lunghe ricerche infruttuose era bastata una veloce e-mail per trovare una nuova opportunità.

Ma non fu quella l’unica occasione in cui LinkedIn si rivelò d’aiuto .

Dopo poco più di due anni infatti per motivi personali ero di nuovo interessato a cercare una nuova opportunità, e a quel punto LinkedIn, visti i successi del passato, è stato il primo canale che ho attivato per la ricerca. E anche  in questo caso non sono rimasto deluso.

Nell’estate del 2009 sono infatti rientrato in contatto con Daniele, socio di una società di consulenza che otto anni prima era stata partner dell’azienda nella quale lavoravo. Allora avevo avuto modo di collaborare con Daniele su alcuni progetti. Quando ci siamo sentiti eravamo ancora in piena estate, alla soglia delle vacanze. L’accordo è stato quindi di risentirci in autunno, al rientro al lavoro. Cosi è stato, e anche in questo caso sono bastati pochi incontri per verificare l’interesse reciproco e permettere a me di trovare una nuova opportunità, e all’azienda di aggiungere al team una risorsa con le competenze che stava cercando.

LinkedIn si è dimostrato, per me come per altre persone con cui ho condiviso queste mie esperienze, un canale eccellente non solo per costruirsi un network professionale da usare nel proprio lavoro, ma anche, come ho potuto verificare, un canale alternativo efficace per trovare nuove opportunità.

Il vantaggio, sia per chi cerca lavoro che per le aziende che cercano nuovi profili, è quello di mettere in contatto persone che già si conoscono, con cui si è lavorato in passato e che quindi sanno i pro e contro di una collaborazione. Non è un vantaggio da poco, per entrambe le parti, se si considera il relativo “salto nel buio” che si fa quando si cerca una nuova azienda o quando un’azienda cerca un nuovo collaboratore.

LinkedIn a tutti gli effetti garantisce sia all’azienda che al candidato una serie di risparmi notevoli, sia esso risparmio di tempo speso a cercare lavoro (o a cercare profili, se visto dal lato dell’azienda), risparmio di risorse impiegate, risparmio sui canali alternativi che non sono più da attivare. E allo stesso tempo rende più sicura la ricerca, fornendo la certezza a tutte le parti coinvolte su quello a cui si sta andando incontro.

Claudio Signorelli

Foto di Steve Ganz


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