Millennials? Sono il futuro

I Millennials, volenti o nolenti, sono sempre più spesso sotto la luce dei riflettori. In una società che corre veloce sulla strada del progresso tecnologico, accompagnata dalla sua buona dose di contraddizioni, i giovanissimi nati sotto le stelle del nuovo millennio sembrano essere gli unici in grado di interpretare esigenze e bisogni suggeriti dal cambiamento. Sono, a detta di molti, la generazione che preferisce condividere (o affittare) al materialistico possedere. Se c’è una caratteristica che li distingue dalle generazioni precedenti è il disinteresse per gli status symbol del passato: casa e auto in cima alla lista.

Secondo un puntuale resoconto del Sole24Ore i "Millennials hanno vissuto la crisi economica del 2008 e ancora oggi devono fare i conti con i suoi riflessi. Questo li ha resi più prudenti nello spendere i propri soldi e ancora di più nel contrarre debiti. Per farla breve, come posso pensare di sobbarcarmi un mutuo per 40 anni se non so nemmeno quale sarà il mio lavoro tra 12 mesi? La società che ti incoraggiava a comprare casa, mettere su famiglia presto e lavorare per la stessa azienda per 30 anni oggi non esiste più. Questo ha da un lato dato ai giovani priorità e aspettative diverse rispetto alle generazioni precedenti, dall’altro favorito nuovi modelli di consumo. Mentre l’economia dava segnali negativi, la tecnologia faceva notevoli passi avanti.

Oggi i giovani trovano risposte ai propri bisogni quotidiani in un sistema economico costruito attorno al concetto di “condivisione”. I Millennials non amano acquistare oggetti come automobili, musica e beni di lusso ma sanno che possono rivolgendosi a tantissimi servizi che consentono loro di accedere ai prodotti che desiderano senza gli oneri di proprietà. Basta un telefonino per raggiungere musica, archivi fotografci, documenti, film. Da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento. Il meccanismo del cloud offre loro la comodità di raggiungere un file senza possederlo materialmente e senza alcuna responsabilità di manutenzione. Perché comprare una macchina quando al bisogno puoi prenotare un viaggio con conducente su Uber senza sobbarcarti i problemi di gestione e i costi fissi di un’auto?"

Sembra, quindi, che nel prossimo futuro, quello per intenderci del qui e ora, dovremmo far affidamento sulle potenzialità, la voglia e l'intraprendenza dei Millennials, gli unici che possono realmente fungere da anello di congiunzione tra una generazione ancora troppo radicata al passato e il futuro, veloce e incalzante.
Ai posteri l'ardua sentenza.

Federica Colucci


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