A cosa servono gli incubatori d’impresa?

“L’incubatore d’impresa è un processo dinamico di sviluppo di impresa. Gli incubatori alimentano le imprese aiutandole a sopravvivere e crescere nella fase in cui sono maggiormente vulnerabili, quella di start-up. Gli incubatori forniscono assistenza manageriale, accesso a finanziamenti, consentono l’esposizione ad attività imprenditoriali critiche e l’utilizzo di servizi di supporto tecnico”: questa la definizione dell’ US National Business Incubation Association (NBIA).

Incubatore è un termine che proviene dall'inglese incubator, e sta ad indicare uno spazio fisico che ospita nuove imprese, e fornisce loro servizi materiali e immateriali per implementarne lo sviluppo. Non tutte le imprese che fanno capo agli incubatori d’impresa devono però trasferirsi fisicamente presso quella sede: possono anche associarsi e usufruire comunque della rete di contatti e di servizi messi a disposizione dall’incubatore.

Lo scopo di un incubatore è generare imprese che abbiano successo, e che lascino il programma di incubazione finanziariamente autonome. Le nuove start-up che avranno successo saranno autonome e potranno commerciare sia le nuove tecnologie che rafforzare l’economia locale.

Come fanno gli incubatori d’impresa ad operare da intermediari tra le imprese incubate e l’ambiente esterno?

  • mettendo a disposizione uno spazio fisico per le start-up;
  • facilitando i servizi di supporto condivisi in modo da ridurre le spese da sostenere: commercialista, consulenza legale, comunicazione e marketing, analisi e studi di settore ecc..;
  • favorendo le attività di formazione imprenditoriale;
  • inserendo la nuova impresa “incubata” all’interno di un network che possa avere le competenze, le abilità e le risorse al suo sviluppo, intese come capitale umano e finanziario e come strumenti tecnologici.

In che modalità avviene il processo di incubazione?

l’incubazione è un vero e proprio processo, connotato da tre fasi:

1. Fase Pre incubazione: comprende le attività necessarie al supporto dell’imprenditore nella sua idea imprenditoriale, nel business model e nel suo business plan. Solitamente si tratta di incubatori affiliati agli Istituti Universitari.
2. Incubazione: fornitura di tutto il supporto di start-up imprenditoriale finalizzato alla sua espansione, che solitamente comprende i primi tre anni di attività della nuova impresa, perché è generalmente in questo termine temporale che è valutabile la sostenibilità dell’impresa.
3. Post incubazione : la nuova impresa è pronta a lasciare l’incubatore ma può avere bisogno di servizi come il miglioramento dei processi produttivi o i servizi per l’internazionalizzazione. Gli incubatori classificati come “post-incubatori” possono essere chiamati anche acceleratori d’impresa.

Nonostante gli elementi comuni, si distinguono tre diversi tipi di incubatori:

  1. Incubatori in “calce e mattoni”: si tratta del modello più semplice, che si basa principalmente sulla fornitura di spazi e di servizi di base;
  2. Incubatori Virtuali: intervengono attraverso una fase di intermediazione con l’ambiente esterno e forniscono molti servizi principalmente attraverso lo strumento del web;
  3. Hub: (dall’inglese, centro della ruota) è caratterizzato da una struttura centrale connessa alle varie aree di specializzazione e quindi di servizi . L’Hub inoltre può fornire alle aziende ospiti una rete di relazioni e di opportunità commerciali.

Elena Merli

31 agosto 2012

Foto di ]babi]


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