A Bologna si discute la tesi via Skype

Proclamato dottore in video chiamata, dopo aver discusso la tesi di laurea via skype da un altro continente.

Quasi tutti noi utilizziamo già il più famoso sistema di video chiamata al lavoro, per chiaccherare con gli amici o con parenti lontani. Quindi dov'è la notizia? Di nuovo c'è che un'applicazione web entra in un luogo sacro del sapere per cambiarne definitivamente le più consolidate procedure. E lo fa non per moda, ma per venire incontro agli studenti.

Protagonisti di questo "rivoluzione digitale" è il corso di laurea specialistica in Gestione e Innovazione delle Organizzazioni Culturali e Artistiche, in una parola Gioca.

Abbiamo intervistato il suo presidente, la Professoressa Maria Giulia Roversi Monaco.

Siete forse il primo caso in Italia di discussione della tesi via skype, vero?
Credo di sì. Il problema nasce da due esigenze. In primo luogo il nostro corso di laurea è totalmente in inglese, e quindi vede la presenza di vari studenti stranieri. Spesso la fase di tirocinio viene svolta nel paese di origine. Tornare per la discussione della tesi sarebbe uno spreco di risorse. Tanto vale che lo studente interagisca con il suo supervisore via internet, e alla fine mandi la tesi per posta elettronica, e da quest'anno, la discuta "virtualmente", via skype.
In secondo luogo, da quest'anno è attivato un "double degree" con l'università americana Carnegie Mellon di Pittsburgh. Lo studente passa un anno a PIrttsburgh e un anno a Bologna, e con un programma intensivo prende i due titoli. Anche qui il problema di tornare per discutere fisicamente la tesi sarebbe uno spreco di tempo e risorse.

Il Gioca infatti è uno dei corsi di laurea a doppia nazionalità : che differenza c'è rispetto ad un'esperienza erasmus?
Con Erasmus uno studente va all'estero 6-9 mesi, a seconda dei casi. Qui siamo sempre all'estero, per dirla in una battuta: gli studenti sono di varie lingue, tutto il corso è in inglese, ogni docente sa che non può più limitarsi a parlare della propria realtà, ma deve avere in mente il contesto internazionale; molti docenti provengono da diversi paesi, il tirocinio finale si può fare all'estero, e comunque, una parte degli stessi nostri studenti utilizzano un semestre erasmus.

Occorrono requisiti particolari per ambire ad un doppio titolo, rispetto ad una laurea magistrale classica?
C'è un processo di selezione ad hoc e il percorso inizia a Pittsburgh, per poi continuare da noi. Non ci vogliono criteri particolari, e nel double degree come al GIOCA in generale, prendiamo studenti dalle più varie provenienze. La logica è un po' all'americana: il bachelor (il nostro triennio) non deve essere necessariamente seguito dal master (la nostra magistarle) in via lineare: si può cambiare percorso e arricchirsi da diverse prospettive.

Come vanno le iscrizioni a questo corso di laurea?
Bene, non risentiamo di crisi. Per il GIOCA, su trenta posti, abbiamo avuto anche quest'anno circa 110 domande, il che permette di fare una selezione adeguata - che è la base per una didattica di alto livello. Su questi nuimeri ci vogliamo fermare, perchè uno dei nostri elementi di orgoglio è che abbiamo un numero "programmato" che spesso neanche università private hanno così contenuto. Il che è garanzia di apprendimento efficace.

Qual è l'argomento della tesi dello studente?
In questo primo caso la discussione sarà verso dicembre, verosimilmente, e in particolare si tratta di un progetto di rigenerazione attraverso attività culturali e musicali di una piccola isola nell'oceano indiano.

Raffaella Giuri

10 agosto 2010


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