L’Ue promuove tirocini e dichiara guerra alla disoccupazione

Quest’anno almeno 130mila giovani potranno beneficare di finanziamenti europei per svolgere un tirocinio lavorativo all’estero, una cifra che dovrebbe salire a 150mila il prossimo anno.
Parte con questi numeri la campagna “We mean business”, promossa dalla Commissione Europea. Obiettivo: incentivare l’occupazione giovanile, a partire dai programmi Leonardo da Vinci ed Erasmus. I tirocinanti che rientrano nel Leonardo sono studenti che stanno compiendo un percorso di qualificazione professionale, tra cui, ad esempio, gli apprendisti, e possono essere impiegati in svariati settori, dalla ristorazione alla cultura, dalla carpenteria alla contabilità. Nel caso dei tirocini Erasmus, si tratta, invece, di studenti di master e dottorato o che comunque stanno compiendo una specializzazione, qualsiasi sia il campo. A ospitarli saranno prevalentemente imprese, centri di formazione e ricerca e altre organizzazioni. Un tirocinio Leonardo può durare dalle due alle 39 settimane (circa 10 mesi), mentre nel caso dell’Erasmus si va dai tre ai dodici mesi.
Gli interessati possono trovare tutte le informazioni utili per partecipare sul sito della campagna e aggiornarsi tramite la pagina Facebook dedicata e il profilo Twitter.

La campagna punta sia a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile dei paesi Ue (22,3% a novembre 2011), preoccupanti soprattutto in alcuni casi (ben 15 dei 27 stati hanno percentuali al di sopra di questa media), ma anche a promuovere presso le stesse imprese tutte le opportunità dell’iniziativa.
Il tutto in un momento di grande fermento sotto il fronte lavoro: pochi giorni fa la Commissione ha messo a punto un “pacchetto occupazione”, con una serie di proposte agli stati membri per intervenire concretamente sul mercato occupazionale. Tra queste, la riduzione degli oneri fiscali che gravano sul lavoro, un maggiore sostegno all’avvio di nuove imprese, oppure l’investimento in settori strategici in grado di garantire migliori prospettive occupazionali per il futuro, come ICT, economia verde e servizi sanitari. Ambiti che, a detta del presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso, “creeranno più di 20 milioni di posti di lavoro negli anni a venire”.
“We mean business” è una delle tappe di un cammino iniziato a dicembre 2011 dall’Unione Europea con l’iniziativa Youth Opportunities, nata soprattutto con l’intento di aiutare i giovani alla prima occupazione. Nello stesso periodo, sono stati stanziati 19 miliardi di euro per gli anni 2014-2020 a favore delle borse Erasmus, nell’ambito del progetto “Erasmus for all”.
L’impegno dell’Unione Europea riflette la convinzione che per permettere l’inserimento occupazione dei giovani e combattere la disoccupazione è importante puntare sulle conoscenze linguistiche, facilmente acquisibili con un’esperienza all’estero, e sulla mobilità di studenti e lavoratori all’interno dei paesi Ue.

Chiara Del Priore

26 aprile 2012

Foto di DavideOliva


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