Green Jobs: la Formazione e le Opportunità in Italia


L’intervista che segue è stata rilasciata da Daniela Re - Formatrice presso l’associazione non profit Rete Solare per l’Autocostruzione

- Quali sono i fattori che hanno innescato questa “green revolution” di cui sempre più spesso si sente parlare?

Una maggiore consapevolezza delle conseguenze ambientali che provoca un modello di sviluppo consumistico, l’aumento dei prezzi dei carburanti tradizionali, anche l’opportunità di nuovi segmenti di mercato, e i conseguenti guadagni.

- Quali conoscenze e competenze sono necessarie per svolgere un lavoro come il tuo?

Sicuramente due ingredienti: la passione e la competenza tecnica. Il mondo del terzo settore si differenzia da quello commerciale in quanto presuppone una buona dose di dedizione, al di là del compenso economico. Solo essendo convinti del senso delle proprie azioni, si può sostenere una “gavetta”che si traduce in molte ore di lavoro volontario.

- Cosa si intende esattamente con green jobs? Quali sono?

Non credo che ci sia una definizione precisa, in ogni caso si intendono i lavori che abbiano attinenza con l’ambiente. Negli ultimi anni si stanno affermando professioni specifiche legato alle energie rinnovabili, alla progettazione sostenibile, all’impiantistica energeticamente efficiente. Ma ci si può riferire anche a professioni meno recenti, ad esempio nel campo della tutela ambientale: agronomi, scienziati ambientali, geologi, educatori ambientali.

- Cosa ne pensi dei corsi di laurea ad hoc per i green jobs?

Penso che sia una buona idea. Per molto tempo la formazione universitaria è rimasta indietro su queste tematiche. Credo però che sia anche importante integrare i corsi di laurea esistenti (penso alle facoltà come architettura) con corsi dedicati all’efficienza energetica, ai nuovi impianti ed ai nuovi materiali. Si deve aggiornare la formazione, ma senza fare l’errore di creare nuovi corsi di laurea con professioni poco definite. Ad esempio, solo alcuni tecnici possono progettare impianti: perché non inserire in questi percorsi formativi, che presentano già uno sbocco lavorativo definito, dei moduli dedicati all’ecologia e al risparmio energetico?

- Quali aziende si stanno muovendo realmente per assumere dei professionisti “verdi” ?

Il settore che ha un maggior sviluppo in questo momento è quello del fotovoltaico. le aziende che operano tradizionalmente nel settore edile (impiantisti, studi tecnici, imprese costruttrici, ecc.) richiedono sempre più specialisti del risparmio energetico.

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Dove si possono trovare informazioni aggiornate sul mondo dell’ecolavoro?

Nel magico mondo di internet, ovviamente! In italia non sono tantissimi i siti dedicati: segnalo Zoes - Zona Equosostenibile, portale che si occupa di commercio equo, energie rinnovabili e turismo sostenibile, con una sezione dedicata anche alle offerte di lavoro. All’interno è possibile creare il proprio profilo, rendersi disponibili come esperti, fare domande e ricevere risposte. In campo internazionale esiste un sito inglese molto completo e ben gestito: Environmentjob.co.uk. Passando alla carta stampata, segnalo l’inserto Ecolavoro della rivista Modus Vivendi. Vi è anche una pagina internet dedicata etremamente utile e concisa, da scaricare. Il mese successivo all’uscita di Ecolavoro, è infatti possibile scaricare gratuitamente la versione in pdf con tutti gli annunci.

Giulio Xhaet

foto di Kugarth


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