In Messico si studia la cooperazione internazionale

“Messico e nuvole, il tempo passa sull’America, il vento insiste con l’armonica, che voglia di studiare ho”. Parafrasando le parole della celebre canzone di Enzo Jannacci, presentiamo le borse di studio proposte dall’Agenzia Messicana per lo Sviluppo della Cooperazione Internazionale. C’è tempo fino al 31 agosto per presentare le candidature, mentre i risultati saranno resi noti solo a partire dal mese di novembre. Le porte si aprono a tutti gli studenti iscritti a corsi di laurea specialistica, a master o a dottorati. Non è richiesta una specializzazione, ma è scritto chiaramente nel bando che sarà accordata in fase di selezione una preferenza per i progetti afferenti il settore energetico e non saranno prese in considerazione le domande degli specializzandi in chirurgia plastica, odontoiatria, finanza, marketing e comunicazione. È altresì richiesta una media voto corrispondente all’8.0 nel sistema decimale: le medie inferiori comporteranno l’automatica esclusione.

La durata della permanenza e l’ammontare del contributo versato cambiano a seconda dell’esperienza del candidato. Agli “specialistici” sarà consentito di restare per un anno, con un rimborso di 8.412 pesos mensili (pari a circa 550$); la stessa cifra spetta ai “master”, che avranno invece la possibilità di prolungare la loro esperienza fino a due anni; ai dottorati, infine, sarà riconosciuto un ammontare di 10.515 pesos mensili (pari a 680$) per un percorso di tre anni. Non è previsto il rimborso delle spese per il vitto e l’alloggio, mentre è garantito il pagamento del biglietto aereo per il volo di andata e ritorno e il trasferimento in atenei collocati fuori dal perimetro urbano di Città del Messico (l’elenco degli istituti che aderiscono all’iniziativa dell’AMEXCID è consultabile cliccando sul seguente link).

Prima di riempire la valigia e partire, bisogna compilare una documentazione piuttosto voluminosa. Oltre all’immancabile application form si deve infatti inviare il documento di nomina governativa (scaricabile direttamente dal bando e da far compilare al MAE), una lettera motivazionale, il proprio CV (di non più di tre pagine), un certificato che attesti la conoscenza dello spagnolo a livello avanzato, una copia del certificato di nascita e del passaporto, il certificato di sana e robusta costituzione, quattro fotografie recenti e l’ultimo diploma conseguito. Tutta la documentazione deve essere scritta in lingua spagnola.

Chiara Del Priore
8 giugno 2015

Foto: Google Immagini (creative commons)


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